L'importante non è cosa guardi, ma cosa vedi
 
Ernesto Rosicchialesto

Ernesto Rosicchialesto

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Mi sono innamorata di questo simpaticissimo scoiattolo nel momento stesso in cui ho sfogliato il booklet con gli animali del bosco di Amy Gaines, acquistato per realizzare il gufo Anacleto. Così qualche tempo fa, volendo fare un piccolo regalo a mio zio che vive in montagna e adora gli animaletti buffi, mi sono ricordata immediatamente di lui e mi è parso perfetto per l’occasione. Avevo già tutte le lane necessarie per realizzarlo tranne quella per la coda, che doveva essere molto particolare, ma quando sono andata a cercarla al negozio di lane non ho trovato nulla di simile al filato indicato nel pattern. Però ho trovato un gomitolo fantastico di lana mista a fibre di stoffa lunghe e sfumate proprio nei colori del sottobosco che mi è sembrata ottima per il mio scopo – e d’altra parte la signora non aveva troppi consigli da darmi riguardo al suo essere adatta o meno per fare la coda di uno scoiattolo… L’unica soluzione era provarla, ed è quello che ho fatto. Il pattern è molto semplice e molto ben spiegato, la base è realizzata tutta in un pezzo partendo dal fondo, aumentando via via per il corpo e calando di nuovo per il collo, tutto con ferri di 4mm. Da lì si riprende ad aumentare per fare la testa, scalando ancora fino ad arrivare a chiudere tutte le maglie. A parte si fanno le braccia leggermente riempite di ovatta, e poi le minuscole zampette da fissare sotto al corpo cucito e imbottito fino a farlo diventare bello tondeggiante. La lana per la coda si è confermata perfetta sia per spessore che per effetto finale, è stata solo necessaria un po’ più di attenzione durante la lavorazione poiché le lunghe fibre di tessuto tendevano a restare un po’ scomposte, ma alla fine, dopo averla chiusa e imbottita, è risultata perfetta. L’ho riempita di filo di lana nocciola invece che di ovatta per evitare che eventuali ciuffetti bianchi spuntassero dalle maglie, e direi che è un’ottima soluzione in casi come questo in cui la lana grossa crea una trama abbastanza rada. Dopo aver ricamato naso e occhi ho ritagliato le orecchie dal panno marrone e beige e le ho cucite con pochi punti e filo di sigaretta in cima alla testa, completando così lo scoiattolo. La ghianda è stata semplice da fare, la cosa particolare è che il guscio è staccabile, il frutto si fa a parte e si inserisce nel cappuccio dopo averlo riempito, una soluzione insolita e molto carina. E’ venuta solo un po’ più grande di quanto mi aspettassi, ma mio marito ha detto che è evidente che la dimensione della ghianda la dice lunga riguardo all’aspetto florido dello scoiattolo…
Alla fine sono stata molto soddisfatta di come è venuto Ernesto, è simpatico e buffo, ed è stato molto divertente da fare. A mio zio è piaciuto tantissimo, e gliel’ho affidato volentieri perché sono sicura che ne avrà ottima cura.

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