L'importante non è cosa guardi, ma cosa vedi
 
Venerdì 17 giugno 2011:  spiaggia di Vlyha –  Lindos

Venerdì 17 giugno 2011: spiaggia di Vlyha – Lindos

Questa è una cosa che mi ricordavo perfettamente, della Grecia. La luce arriva prestissimo e non c’è modo di fermarla, l’alba invade il cielo prepotente, sale veloce e dilaga ovunque in poco tempo, allagando inesorabilmente tutto quanto trova sul suo cammino. Compresa la piccola finestrella in alto sopra la nostra porta, che non è possibile oscurare in alcun modo, baluardo trasparente e inutile del nostro rifugio. C’è poco da fare, non sono neppure le 6,30 che sono sveglia, immersa nella luce intensa che ha già riempito la stanza. Se non altro la giornata si annuncia bellissima. Quando alla fine ci arrendiamo all’invasione e ci alziamo andiamo a fare colazione fuori, al tavolino della veranda, sulla tovaglietta stampata acquistata ieri sera al negozietto in centro. Fa già caldo, anche se è presto, e l’ombra scarseggia sotto le piante esili.

Sistemiamo tutto, ci rinfiliamo finalmente i costumi per la prima volta dall’anno scorso e andiamo alla ricerca di un Market, per acquistare un po’ di frutta e un po’ d’acqua da consumare nella giornata. Ci fermiamo solo una volta in un punto panoramico a scattare qualche foto di Lindos e della sua spettacolare Acropoli, ai cui piedi si estende la magnifica Baia di Pallade, una luna di ghiaia fine e chiara bagnata da acque turchesi e quasi immobili, una meraviglia.

Da lì arriviamo in fretta da Flora, un piccolo minimarket che sembra un bazar dove si possono acquistare generi alimentari ma anche giocattoli, costumi, accessori da spiaggia, cartoline, souvenir, biancheria e altro ancora. Prendiamo della frutta e poche altre cose per pranzo e riprendiamo la strada verso nord, che di lì a pochi minuti ci porta al bivio per la spiaggia di Vlyha.

Decidiamo che come primo assaggio del mare di Rodi può andare, vicina e molto bella a giudicare da quello che si vedeva dall’alto della strada. Lasciamo l’auto nel parcheggio (gratuito) al fresco di un albero e andiamo a dare un’occhiata più da vicino. Il posto sembra tranquillissimo e accogliente, molto pulito, perfetto per passarci una giornata piacevole. Così prendiamo le nostre cose dall’auto e paghiamo gli 8,00€ dovuti al signore del bar, che ci consegna le ricevute e ci dice di appenderle alla molletta dell’ombrellone, così lui potrà vedere che abbiamo già pagato ed eviterà di disturbarci ancora. La semplicità, la più efficace delle tecnologie. Scegliamo un ombrellone di bambù vicino all’acqua e ci sistemiamo sui comodissimi lettini dotati di materassino imbottito. L’aria è splendente e molto calda, la luce è intensa come solo qui sa essere, il mare scintilla sotto il sole potente, le rocce intorno fanno da cornice a una baia di acque incredibilmente trasparenti.

Peccato solo per la presenza alle nostre spalle di due grosse strutture turistiche a molti piani, tipo grossi condomini con assurde pretese di lusso, che si stenta a credere abbiano potuto costruire proprio qui, e che con la loro prepotente bruttezza tentano in tutti i modi di rovinare l’armonia del luogo. Ma basta non guardare indietro e continuare a fissare la meravigliosa baia turchese per renderle completamente inoffensive. Ci stendiamo al sole e finalmente, per la prima volta da quando siamo arrivati, cominciamo davvero a rilassarci.

C’è poca gente intorno e sembrano tutti tranquilli, così possiamo leggere e goderci il posto in santa pace. Stiamo un po’ distesi a riposare accarezzati dal venticello marino, ma avere quella meraviglia davanti agli occhi e resistere alla tentazione di entrarci dentro è davvero troppo difficile, così non passa molto tempo prima che decidiamo di provare a sentire com’è l’acqua. Per fare il bagno è consigliabile indossare degli scarpini di gomma perché la spiaggia e il fondale sono di sassolini tondeggianti colorati e scivolosi sui quali non è affatto facile camminare a piedi nudi, ma l’acqua è davvero meravigliosa, calda e limpidissima grazie all’assenza di sabbia, proprio come piace a me. E’ rinfrescante, e soprattutto molto invitante, con il caldo che fa, tanto che una volta dentro non vorrei più uscire.

Dopo il bagno ci asciughiamo al sole, che brucia davvero molto, e mangiamo la nostra frutta, ancora fresca nella borsa di stoffa. Dopo un lungo riposo all’ombra, per evitare scottature sotto questo sole rovente che la nostra pelle bianchissima teme parecchio, decidiamo di fare un altro bagno. L’acqua sembra più fredda lì per lì, ma solo perché siamo noi più caldi, e dopo pochi minuti si sta già benissimo di nuovo a mollo. Ci concediamo un altro lungo bagno ristoratore, che rigenera le nostre energie e lava via dai nostri corpi la stanchezza e lo stress come solo la carezza del mare sa fare. Quando ci stendiamo di nuovo ad asciugare vicino all’ombrellone l’aria si è fatta più fresca e piacevole, e la temperatura è finalmente perfetta. In genere non stiamo mai tutta una giornata nello stesso posto quando andiamo al mare, ma questo è solo il primo giorno e siamo ancora troppo stanchi per lasciarci prendere dalla frenesia della curiosità, così ci regaliamo un lungo momento di ozio totale in questo paradiso azzurro. Sono quasi le 6 quando raccogliamo le nostre cose e torniamo all’auto, ma prima di ripartire ci prendiamo un gelato al bar e ce lo mangiamo all’ombra fresca delle piante. Passiamo a prendere acqua e viveri per domani in un altro Minimarket prima di andare a casa, e pochi minuti dopo siamo di nuovo a Lindos. Ci sciacquiamo e sistemiamo, e verso le 19,30 scendiamo in centro a cercare un nuovo posto dove cenare. I negozi sono tutti aperti, c’è abbastanza gente a spasso per le viette di pietra ma non troppa, non riesco a immaginare cosa può essere qui in agosto, in queste stradine strette coperte da tende e alberi, quando la folla deve diventare davvero impressionante per un luogo così raccolto.

Alla fine decidiamo per il ristorante Byzantino, un locale caratteristico in pietra e legno con la terrazza sul tetto, come quasi tutti i locali qui, dove ci sediamo per gustare una cena greca nell’aria fresca della sera. Siamo serviti da camerieri giovani e gentilissimi che parlano in perfetto italiano e che ci consigliano volentieri sui piatti locali migliori, dopo aver verificato che non siamo affatto interessati alla pasta. Iniziamo con un antipasto di Pita e salsine tipiche, fresche e squisite, poi Luca sceglie un calamaro al forno ripieno di verdure e Feta mentre io opto decisamente per uno dei miei piatti tradizionali preferiti, Gyros Pita, al quale difficilmente so resistere.

E’ tutto ottimo, compreso il caffè, e quando stiamo per venire via accusiamo persino un po’ l’arietta fresca della tarda serata. E’ stata una buona cena dopo una buona giornata – anche se oggi era venerdì 17! – proprio quello che ci voleva per ricaricarsi di energie.

Da domani cominceremo a girare un po’ quest’isola che ancora non riesco a definire bene, brulla e accogliente insieme, calda e ventosa, spettacolare e sperduta. Ho proprio voglia di capirla meglio.

2 commenti

  1. Ciao Clau! :o)
    Il luogo è davvero bello, metterò prestissimo molte altre immagini che lo dimostrano facilmente!
    Il mare soprattutto è fantastico!
    Che nostalgia! :o)

    In agosto invece andremo in Spagna, ma in giro per meraviglie, non al mare. E tu?
    Grazie della visita, un abbraccio grande a te!
    Sally

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *