L'importante non è cosa guardi, ma cosa vedi
 
Domenica 14: Killarney – Ring of Kerry – Abbeyfeale

Domenica 14: Killarney – Ring of Kerry – Abbeyfeale

Notte silenziosissima alla Greenfield House, sotto il piumone azzurro a fiori. Ormai mi sono abituata a svegliarmi alle prime luci dell’alba, che in questo paese di finestre senza persiane arrivano davvero presto. Ripenso a tutto quello che abbiamo visto in questi giorni e alle emozioni che l’Irlanda ci sta regalando, e sono felice di essere qui, di avere altri giorni di meraviglie da farmi scorrere negli occhi. Quando alla fine suona la sveglia ci prepariamo e scendiamo a colazione, affamati. La nostra Full Irish è abbondante e ottima, come al solito, e il signor Patrick Walsh è molto gentile, anche se parla in un modo pazzesco… Gli spieghiamo che abbiamo intenzione di fare il percorso del Ring of Kerry e lui sembra approvare in pieno, sia per la bellezza dell’itinerario sia per il fatto che oggi c’è il sole a rendere tutto più speciale. Raccogliamo le nostre cose, paghiamo e ripartiamo lungo la N72, in direzione sud. Il sole sparisce via via dietro alle nuvole e un po’ di pioggia ci bagna ad un tratto, ma anche questa volta non dura più di 10 minuti e poi il cielo si apre di nuovo. Facciamo la prima sosta all’inizio del Parco Nazionale di Killarney, nella Kerry County (www.killarneynationalpark.ie/index.html), un parco naturale enorme pieno di bellissimi sentieri per gli amanti del trekking e delle gite in bicicletta. La nostra intenzione è di cominciare con la visita del Ross Castle (www.heritageireland.ie/en/South-West/RossCastle/), ma le visite sono solo guidate e la prossima è tra più di 40 minuti, quindi ci accontentiamo di fare un giro all’interno delle mura in pietra arricchite da due torri ancora intatte e di fare un po’ di foto del castello, del parco e del lago che si trova lì di fianco. killarneycastle.jpg Ross Castle fu l’ultimo a cadere tra i castelli irlandesi conquistati da Cromwell nel XVII secolo, il quale portò qui un attacco via acqua realizzando un’antica profezia e facendo capitolare in breve tempo i soldati assediati all’interno delle mura che credettero inutile qualunque tentativo di opporsi ad un destino scritto da secoli. Dal castello ci spostiamo alla Muckross House and gardens (www.muckross-house.ie/house.htm 7,50 € a testa), visita solo guidata anche qui ma parte praticamente subito dopo che abbiamo fatto il biglietto. La nostra guida è un ragazzo alto dai capelli scuri, non ha l’aria irlandese tipica ma parla a raffica e con il solito accento chiuso che abbiamo sentito a tutti in questa zona del sud. Ci fa fare il giro raccontando la storia dell’edificio, dei membri della famiglia Herbert ai quali la casa apparteneva e dei vari ospiti importanti che sono passati di qui, tra i quali la più famosa senza dubbio fu la regina Vittoria che passò qui 2 notti nel 1861, e che però pare si portò addirittura il suo letto personale per dormire. In occasione di questa visita speciale i proprietari arricchirono il loro arredamento e ingrandirono e abbellirono moltissimo il giardino per renderlo degno della loro ospite, un’operazione che costò tanto denaro da causare in seguito un vero dissesto finanziario che costrinse gli Herbert a vendere la proprietà. Visitiamo molte stanze riccamente arredate, non è un castello ma è di sicuro la casa di una famiglia molto ricca, forse un po’ pretenziosa ma anche confortevole, proprio perché più informale sotto molti aspetti. muckross.jpg Il dettaglio che preferisco sono senz’altro i tendaggi, meravigliosi e curatissimi in ogni stanza, che arricchiscono le già bellissime finestre. I giardini non sono poi più spettacolari di altri che abbiamo visitato, ma certo vivere qui non doveva essere male. L’ultimo discendente degli ultimi proprietari, prima che la casa fosse donata allo stato irlandese, è ancora vivo e verrà qui in estate a festeggiare i suoi 90 anni. Beh, beato lui… Dopo aver lasciato la casa e il lago riprendiamo la N72 e poco più giù ci fermiamo ad ammirare la Torc Waterfall, una bella cascata in mezzo al bosco che scende vari dislivelli di roccia riempiendo l’aria di profumo di umidità e scrosciare d’acqua. torc.jpg Ripartiamo ancora e dopo diversi km sulla stessa N72, detta appunto Ring of Kerry perché gira tutto intorno a questa penisola del sud attraversando ettari di parco naturale, raggiungiamo uno dei View Point più conosciuti della zona, il Ladies View, così detto perché era molto amato dalle dame delle famiglie nobili della zona fin dal XVIII secolo. Non ci vuole molto a capirne la ragione. La vista in quel punto è semplicemente spettacolare: montagne verdissime, laghetti, campi, pecore, cielo, nuvole che si rincorrono creando giochi d’ombra sui pascoli perfetti. Una meraviglia della natura dalla quale l’uomo – e le brutture di cui è capace – sembra del tutto escluso. Davvero splendido. Non ci sono molti posti così da vedere in giro, e forse neppure in Irlanda. ladys-view.jpg Dopo aver ammirato tanto splendore riprendiamo il percorso circolare, direzione Sneem. La strada si snoda praticamente in mezzo ai boschi del parco, il verde invade tutto magnificamente, in alcuni punti la carreggiata diventa così stretta che bisogna guidare con grandissima cautela per non rischiare di scontrarsi con chi arriva dalla parte opposta di quelle curve strette e cieche. Avevamo letto che era consigliabile fare il Ring in senso antiorario, ma il nostro B&B di stasera è proprio oltre la fine dell’anello stradale percorso in senso orario, a nord della penisola di Dingle, e sarebbe stato complicato farlo al contrario. Forse in agosto può diventare effettivamente un problema viaggiare in questo senso ma di questi tempi, nonostante sia domenica, non c’è gran traffico a parte qualche pullman turistico, e si procede con tranquillità. Il paesaggio naturale è decisamente rigoglioso in questa zona, ma non solo quello. I giardini delle case intorno sono curatissimi, le piante di moltissime varietà accostano diversi colori creando armonie fantastiche e i cottage lungo la strada sono davvero favolosi, uno più bello ed elegante dell’altro… da lasciare incantati. Mi sono proprio innamorata di queste case di campagna irlandesi con il tetto spiovente e le finestrelle riquadrate che si affacciano dal piano superiore, l’entrata compresa in una casettina aggettante che contiene la porta spesso dipinta a colori vivaci che sporge dalla facciata gialla chiara, o grigia, o salmone, e quelle meravigliose stanze laterali con le pareti tutte a vetri, a pianta ottagonale spesso, che creano un angolo luminosissimo e speciale della casa, una specie di giardino d’inverno dove rifugiarsi per scaldarsi quando c’è il sole ma anche per godersi un buon libro al riparo mentre fuori infuria la pioggia. Eh sì, questo è decisamente il mio modello ideale di casa, con molto legno e molta luce, una veranda, e un giardino pieno di fiori. Magari nella prossima vita… Continuiamo a discendere lungo la N70 senza fretta, incantati dal panorama che si stende davanti ai nostri occhi, finché arriva il momento – tanto atteso – in cui incontriamo finalmente l’Oceano per la prima volta. D’ora in poi non lo lasceremo più, ci accompagnerà per il resto del viaggio, finché non torneremo verso Dublino. Lo spettacolo naturale cambia di colpo, e si fa ancora più incredibile: tutte le sfumature del blu si uniscono agli infiniti verdi irlandesi. L’unica cosa che mancava perché tutto fosse perfetto adesso c’è. Possiamo continuare. Attraversiamo Waterville, una cittadina balneare formata semplicemente da una mezzaluna di casette colorate affacciate su una bella baia sabbiosa, praticamente a metà del Ring, che oggi splende nella luce del sole come una spiaggia del sud, e arriviamo nella parte forse più spettacolare del percorso, quella che va da Waterville a Cahirciveen. ring.jpg Qui il mare si presenta veramente in tutto il suo splendore, luccicante sotto il sole intenso, e incredibilmente tranquillo. Non sembra oceano a guardarlo, ma mare come lo conosciamo noi, fatto di baie e spiagge, e coste basse ornate da piccole isole di roccia scura. Poi però giri un’altra curva, e ti trovi davanti un’altra baia più grande, e qui vedi qualcosa che non avevi ancora visto. La terra arriva al mare più bruscamente, sono colline che finiscono in acqua, non spiagge, e sono completamente ricoperte di prati. Il verde brillante dei campi arriva fino al bordo del mare, fino a gettarsi in acqua dalle rocce. Ogni promontorio, ogni collinetta alta o bassa che sia è ricoperta da un tappeto d’erba verdissima che non molla la presa fino alla fine. Fantastico. Questo è l’aspetto di questo mare che non ci è più familiare, qui è dove si impara a riconoscere l’oceano d’Irlanda. Risaliamo lentamente la N70 fino a Killorglin, mentre il paesaggio estremo della costa si allontana e torniamo nel verde dei boschi. Il Ring con le sue meraviglie naturali è finito, così ci spostiamo in direzione di Abbeyfeale dove abbiamo prenotato per la notte. Deviamo per Castlemaine e poi su per Farranfore sulla N23 e per Abbeyfeale sulla N21, sono circa le 18 e sono contenta perché non ero sicura che saremmo riusciti a fare tutti quei km di strada nelle ore previste. Abbeyfeale, nella Limerick County, è un paesone allungato lungo la strada principale, composto da grandi case con giardino e poco altro. Chiediamo del Park Lodge al commesso di un piccolo supermercato e lui ci da le indicazioni necessarie per raggiungerlo, non lontano dalle vie del centro. La signora Noreen ci accoglie con estrema cortesia e ci fa persino scegliere la stanza che preferiamo. La casa è moderna nell’arredamento ma classica nella struttura, ed è davvero bella. E’ tutto nuovissimo e pulitissimo, l’arredamento è di legno chiaro, il letto ha lenzuola e piumone candidi come una nuvola, la stanza è ampia e ha addirittura due finestre. Il bagno ha la doccia d’angolo molto grande e tutto sembra rifatto da poco, davvero una bella sistemazione anche per stasera. Portiamo dentro le nostre cose e poi andiamo a cena (visto che non abbiamo pranzato dopo l’abbondante colazione di stamattina) in un ristorante indicatoci dalla signora, il Leens Hotel Restaurant. Mangiamo pesce per la prima volta, salmone e sogliola con patate e verdure, e una pinta di birra da bere naturalmente, ormai non possiamo farne a meno. La cameriera, una ragazza dai tipici tratti irlandesi e le lentiggini sul viso, con la solita cortesia della gente di qui si interessa alla nostra vacanza e fa un po’ di domande sul nostro viaggio, su cosa abbiamo visto e dove andremo nei prossimi giorni, e quando le dico che stiamo festeggiando il 3° anniversario di matrimonio sorride felice e ci fa un sacco di auguri e di complimenti, che ci fanno sentire bene. Ci vorrebbe davvero poco a volte a vivere meglio, un po’ di cortesia, una parola gentile, un saluto con la mano anche a chi non conosci, e tutto diventa più leggero. L’Irlanda per ora mi pare bellissima, ma sicuramente la cosa più bella che abbiamo trovato qui è la gente. Mai in nessun altro paese ci è capitato di essere di passaggio e di riuscire comunque ad avere un rapporto così amichevole con le persone del posto. Rientriamo al Park Lodge contenti e sazi, e andiamo a dormire stanchi. Abbiamo fatto molti chilometri oggi, e altri ci aspettano domani.
www.parklodge.ie (37,00 € a testa voto 5/5)
info@parklodge.ie

4 commenti

  1. Carissima Xis!!! :)))
    Devo prendermi tempo per leggere il tuo racconto di questo viaggio. E’ un periodo, anche questo, in cui ho molto (troppo) da fare. Tanto che sono giorni che non guardo nemmeno il mio blog 🙁 E pensare che avrei un po’ di cose da far vedere e da scrivere…
    Ho visto alcune vostre foto, bellissime, e che bello sapere che gran parte del vostro tragitto è stato anche il nostro.
    Ti abbraccio forte e a presto qui da te!!! :))) Bacioni.

  2. Ciao Simo!!! :o))))
    Che bello sentirti, non ho più visto nulla neppure sul tuo blog, cominciavo a preoccuparmi…
    Sempre impegnatissima vedo, ma spero che troverai il tempo anche per riposarti un pò!
    Se leggerai il mio racconto spero mi dirai cosa ne pensi, e se sono riuscita a dare un pò l’idea di che luoghi straordinari sono quelli che abbiamo visto… ;o)
    Ti aspetto presto!
    Un abbraccio, Xis

  3. Luca

    Peccato non averlo fatto insieme, però i tuoi racconti ce lo fanno vivere come se…
    E poi sembrano veramente delle persone straordinarie, certo non come le persone con cui mi tocca stare qui…

  4. Sarebbe stato bello andarci insieme! ;o)
    Grazie di leggere tutto e dirmi cosa ne pensate, mi fa tanto piacere trovare i vostri commenti! ;o))
    La gente d’Irlanda è davvero diversa da quella incontrata da qualunque altra parte del mondo, l’umanità e la semplicità che abbiamo trovato lì erano straordinarie, non le dmenticheremo mai. E non è un’esperienza solo nostra, lì funziona proprio così… che bello.
    Un abbraccio a voi e a presto! ;o)))

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