L'importante non è cosa guardi, ma cosa vedi
 
Friar

Friar

Un altro personaggio fondamentale e immancabile si aggiunge al gruppo della mia corte dei Tales of Yore, e questa volta si tratta di un religioso, nello specifico di un adorabile topino fraticello. Appena l’ho visto sapevo che prima o poi lo avrei realizzato, e anche questa volta sono molto contenta del risultato finale, per il quale non ho apportato praticamente nessuna variazione alle istruzioni di Alan.

Il corpo è lavorato seguendo ancora una volta lo stesso pattern di base usato per fare la regina, in quanto il frate non indossa i pantaloni ma un lungo saio marrone che nella forma somiglia ad un abito femminile. Con ferri di 3,5mm ho iniziato dall’orlo del saio, aumentando le maglie per il volume del corpo e poi diminuendole per il giro vita, per poi proseguire sempre con il marrone per il petto e le spalle. Alla fine ho ripreso le maglie dal giro di fondo e, con lana color nocciola, ho lavorato un po’ di giri a scalare per creare la base di appoggio del topo, alla quale ho poi cucito i piedi dello stesso colore. Una volta fatta anche la base ho chiuso con una cucitura invisibile da tappezziere i bordi del vestito dal fondo fino alla cima, e ho proceduto a imbottire il corpo con l’ovatta prima di chiuderlo completamente. Quindi ho realizzato le due braccine marroni con la zampina finale color nocciola, e con il filato nocciola ho fatto anche la coda e le orecchie. La testa è quella del modello base senza cuffia né elmo, mentre il cappuccio del saio si lavora a parte e si cuce sopra la testa lasciandolo un po’ morbido, a dare l’effetto della stoffa vuota e un po’ cadente. Solo dopo averlo cucito al suo posto si posizionano e si fissano le orecchie sulla testa, mentre il collare si lavora a sé e si chiude sul dietro direttamente sul posto, dopo averlo sistemato attorno al collo del topino, altrimenti la testa non riuscirebbe a passare dalla piccola apertura dello scollo. Dopo aver assemblato tutto e ricamato i dettagli degli occhi e della bocca ho fatto un cordoncino trillato di lana color avorio fermato con due nodi in fondo e l’ho legato intorno alla vita del frate come cintura di corda del saio, e a questa ho appeso la croce di legno fatta di due sezioni cucite in croce di filo color bronzo, un dettaglio semplicissimo e veramente di grande effetto. Come ultima cosa ho dato un paio di punti per unirgli le manine in preghiera, et voilà, anche il frate era bello che fatto. Il lavoro scorre via molto più velocemente quando non si devono cambiare troppi colori, e infatti il Friar è per ora il personaggio che ho realizzato in minor tempo, ma comunque con grande divertimento.

Mi piace l’aria finale che sono riuscita a dargli, così mite e dolce, un po’ paffutello forse ma comprensivo e gentile, proprio come ogni buon frate deve essere. A guardarlo un po’ più da vicino pare quasi di poterlo sentire intonare sottovoce il suo devoto Alleluia…..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *