Un altro componente della corte dei Tales of Yore di Alan Dart è pronto, un principe stavolta. E’ stato certamente quello più divertente da realizzare tra quelli fatti finora, e forse quello che mi ha dato maggiore soddisfazione nella sua creazione. Ancora una volta ho seguito alla lettera le istruzioni perfette del pattern di Alan Dart, modificando soltanto alcuni dettagli della costruzione finale del topino. Il corpo è lavorato con lana grigio scuro e ferri di 3,5mm esattamente come quello del re, tranne per il fatto che in questo caso il lato del rovescio diventa la parte esterna del lavoro, quella che resta a vista, per rendere ancora più esattamente l’effetto della cotta metallica dell’armatura da cavaliere. All’altezza della vita si passa al grigio chiaro e si lavora nuovamente a maglia rasata diritto fino alle spalle, quindi si fanno le braccia, che sono anch’esse lavorate nelle due diverse tonalità di grigio. La testa è fatta come quella della regina, con una parte grigia a rovescio (l’elmo) e una bianca (il muso), mentre le zampe, le orecchie e la coda sono lavorate con lana bianca. A parte si fanno le spalline dell’armatura da applicare sulle spalle e il bordo della casacca, da cucire tutt’intorno alla vita. Dopo aver assemblato tutto e ricamato i dettagli del muso restano solo gli ultimi due accessori da fare, la corona – immancabile per un membro della famiglia reale – e la spada, fondamentale per un cavaliere che ha il compito di difendere il suo regno. La corona è lavorata come quelle del re e della regina, e fissata in mezzo alle orecchie con pochi punti di filo dorato. Per la spada si montano le maglie con filo d’argento e si chiudono subito per la lama, poi si fanno le due parti dell’elsa con filo nero e si cuciono insieme, fissandole poi alla lama argentata. Per renderla dritta e stabile ho utilizzato un pezzetto di filo di ferro sottile infilato tra le maglie a fare da anima rigida invece che incollare tutto con colla trasparente come suggeriva il progetto di Alan. Generalmente non mi piace utilizzare la colla nei miei progetti di lana, non mi piace l’effetto finale, e poi rischierei di combinare pasticci che rovinerebbero tutto il resto del lavoro. Una vola cucita tra le mani del topino, la spada è rimasta in posizione senza problemi in maniera perfetta. L’ultimo dettaglio che ho modificato rispetto alle indicazioni originali è molto più piccolo, ma lo stesso significativo a mio parere. Al mio Principe non ho fatto gli occhi neri come prevedeva il pattern, ma azzurri invece, grandi e dell’azzurro più intenso che avevo a disposizione. Perché se gli occhi azzurri non li hanno almeno i principi, allora chi?
King of Yore
Non ha dovuto aspettare troppo la mia Regina, per avere il suo Re. Anche questo, semplice e divertente da realizzare, anche questo della magnifica corte dei Tales of Yore di Alan Dart. Ho utilizzato ferri di 3,5mm per lavorare il corpo del topolino partendo dalle gambe, che sono in lana rossa, lavorate separatamente e poi unite all’altezza del cavallo fino su alla cintura. Lì si cambia colore passando al porpora e si prosegue con il busto e le spalle, fino a chiudere tutte le maglie all’altezza del collo. Quindi si cuciono i lembi lungo la schiena fino alle caviglie con punti invisibili creando un corpo unico e si imbottisce tutto con l’ovatta. La testa è fatta come quella della regina ma di un unico colore beige rosato, visto che il re non ha la cuffia, e lo stesso vale per piedi e orecchie, mentre le braccia sono color porpora con le mani beige. A parte si lavora la tunica porpora da cucire intorno alla vita, passando alla sfumatura cuoio negli ultimi giri, poi si attacca intorno al corpo e si ricama con l’oro la fibbia della cintura. Il mantello è realizzato con lana rossa dal fondo fino su al collo, e poi è fermato con una decorazione dorata di forma circolare. Una volta assemblate tutte le parti (compresa la coda trillata) e ricamato il musino, si fa la corona e si fissa sopra la testa, in mezzo alle orecchie, con il filo dorato. Da ultimo si ricamano la casacca e i polsini con un giro di zigzag dorato per ottenere il tocco medievale finale, et voilà, il Re è fatto. Alla fine è venuto un sovrano dall’aria benevola e regale allo stesso tempo, un po’ piccolo forse, ma sicuramente elegantissimo. Dopo tutto non è dall’altezza che si misura la statura di un Re…
Realizzare questa coppia reale mi ha divertita moltissimo e mi ha dato molta soddisfazione, tanto che ho deciso di continuare a lavorare a diversi altri componenti di questa coloratissima Corte delle Meraviglie da sistemare sulla nostra libreria.
Sofia
La nascita della piccola Sofia mi ha regalato l’occasione per provare a realizzare queste mini scarpine, tanto deliziose quanto semplici da lavorare. Il progetto mi è piaciuto subito appena l’ho visto su Ravelry, ma non avendo bimbi così piccoli intorno ho dovuto aspettare un po’ a provarlo, finché un giorno di qualche mese fa mio marito mi ha detto che era finalmente nata la prima bambina di un suo amico e collega di ufficio. Quale migliore occasione per un regalo piccolo ma prezioso come questo? Non vedevo l’ora di cimentarmi nel progetto di Saartje, che si può scaricare gratuitamente dalla home page del suo blog. Moltissime knitters di Ravelry lo hanno realizzato in una grande varietà di combinazioni di filati e bottoncini, e il pattern è così bello nella sua semplicità che ogni volta viene fuori un lavoro delizioso.
Ho scelto il bianco e il rosa perché mi parevano colori particolarmente adatti per una bimba appena nata, ma in realtà tutte le tonalità e gli abbinamenti di colore rendono molto bene in questo progetto. Ho utilizzato soffice lana Baby e ferri di 3,5mm per la realizzazione del pattern che, contrariamente a molti altri progetti per scarpine che sono basati sulla lavorazione in tondo, si lavora con i classici ferri dritti a una punta e richiede pochissime cuciture. Si comincia dalla suola, lavorata per esteso, e si sale sui lati con aumenti e calati fino ad arrivare sopra al piedino. Lì si cambia colore (nel mio caso sono passata al bianco), si continua per un paio di giri, poi si chiudono le maglie della scollatura anteriore della scarpina, si montano quelle in più per i laccini da intrecciare per la fermatura e si prosegue fino alla caviglia. Quindi si chiudono tutte le maglie comprese quelle dei laccetti, e si passa alla cucitura. Che è una sola in effetti, cioè quella che chiude la suola e il tallone fin su alla caviglia. A questo punto basta fare un paio di piccoli occhielli in cima ai laccini da incrociare e attaccare i bottoncini ai lati, e il gioco è fatto. Può bastare un pomeriggio per realizzare un paio di queste scarpine, ma la soddisfazione che ne deriva è davvero grande. Mi ha fatto molto piacere lavorare a questo regalo di benvenuto per la piccola Sofia, e anche se non la conosco gliele ho mandate con un augurio di tutto cuore: possa la sua strada essere lunga e bella, e possano i suoi piedini camminare sempre dentro morbide scarpine rosa.






